Description
Novembre, mese di brume e di zuppe, di castagne e polenta, di foliage spettacolare e di corroboranti pranzi in famiglia. Cucinare a novembre è un piacere speciale, lento, lontano dalle veloci sperimentazioni estive come dalle elaborate interpetazioni delle feste.
Sapori di montagna
Cucinare ora vuol dire attingere a piene mani alla tradizione popolare. A partire da quella dei contadini delle nostre valli alpine. Così questo mese vi raccontiamo la storia di una cultura antica e di sopravvivenza, che vede cereali, formaggi e verdure protagonisti di piatti sostanziosi e di carattere, perfetti per la tavola novembrina: una minestra al formaggio, un piatto di rustici gnocchi, una torta di patate, una polenta arricchita…
Verdure bianche
Con l’arrivo del freddo l’orto si tinge di bianco; arrivano cavolfiori, finocchi, cipolle, porri e tutte le radici, come rape, pastinache e daikon. Le temperature e la luce più basse favoriscono ortaggi che nascono vicino alla terra (o addirittura sotto). I prodotti di stagione sono anche quelli di cui il nostro corpo ha bisogno: i “bianchi” hanno potere depurativo ed effetto antiffiamatorio. Ed ecco così piatti semplici di sapore intenso, come una teglia di cavolfiore arrosto, una torta ai finocchi o uno stufato di radici allo zenzero. Semplici e buonissimi: provare per credere.
Sugo e carne, una sola cottura
Avete presente il ragù napoletano? La carne cuoce a lungo nella passata di pomodoro e la rende supersaporita. Il sugo ottenuto condisce gli spaghetti, mentre la carne si serve a parte come ghiotto stufato. Ispirandosi a questo capolavoro della cucina partenopea possiamo cuocere nella stessa casseruola il condimento e il secondo piatto. Per ottimizzare gli sforzi e aumentare il gusto.
Sapori di territorio
E poi vi portiamo nel bosco per un pranzo d’autunno, a Mantova ad assaggiare ricche paste ripiene, dolci e mostarde e a scoprire la città. A Trani, da Stefano Di Gennaro, il JRE del mese che crea un menu di prodotti semplici e locali, incluso l’olio del papà agricoltore. In Appenzeller, a scoprire un formaggio speciale prodotto nel piccolo cantone svizzero con un mix di erbe dall’aroma intenso. E, ancora, in Val di Chiana dove si produce il Vino Nobile di Montepulciano.
E per concludere
Stagione fredda… dolci caldi: uva, mele, pere farciscono impasti morbidi e croccanti da gustare come dessert e merende speciali. E qualche curiosità: la storia del cavatappi, che risale al XVIII secolo e quella delle lattughe ripiene, un piatto raffinato, reso corroborante da un ottimo brodo. E le salse mediorientali, piccanti e agrodolci, ideali con carne di manzo, agnello e pollo.